L’utlima cena come momento di riflessione, porta del viaggio verso l’introspezione e l’analisi di sè.
Una sagoma denota la figura dell’unico personaggio che da le spalle allo spettatore ed a Jesus. E’ la figura di Giuda, protagonista necessario alla storia e parte della storia. Quel vuoto viene riempito da uno specchio, la prima porta reale e tangibile dell’analisi. Lo specchio rivela il volto dello spettatore che entra involontariamente, scivola dentro l’opera e si ritrova parte intetrale della stessa. Il tradimento di se stessi, di un ideale, di un pensiero, di un desiderio, di un altro essere umano sono frazioni di secondi o attimi perenni della storia umana. Rosa Mundi riesce a restituire con nitidezza e impietosa freddezza l’umano tradimento riflesso negli occhi di coloro che vi passeranno davanti.
La tela rosso sangue da vita e intesse lo scorrere delle vene umane. Arte è vita è anche esperienza e riflessione.